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Mario Crespi

L’avvio dell’attività fino agli anni Sessanta

Cortile della sede in via G. Galilei (ex p.zza Monte Grappa, 2). Sulla sinistra il magazzino e il motocarro sulla pesa. A destra l'abitazione di famiglia e gli uffici. Anni cinquanta, Archivio d'impresa.L’apprendistato imprenditoriale di Mario Crespi avviene negli anni trenta presso la fonderia artigianale del padre Giulio, in viale dei Tigli, a Gallarate. Qui ha senz’altro modo di impratichirsi nelle problematiche di commercio e reperimento dei metalli non ferrosi e dei rottami. Nel 1938, quasi trentenne, forse per desiderio di autonomia, forse immaginando di integrare l’attività paterna, Mario avvia in proprio un’attività di raccoglitore ambulante di rottami metallici munito di motofurgoncino, con sede in via Birago 22 a Gallarate. Nel 1947 Mario Crespi esercita il commercio dei semilavorati metallici non ferrosi e grezzi nonché dei rottami.

Prontuario dei pesi. Viene indicato il peso delle barre a seconda del loro diametro e del metallo. Anni sessanta, Archivio d’impresa.La sede dell’impresa viene trasferita in piazza Montegrappa, dal 1957 via Galilei. Qui il capannone e l’abitazione si fronteggiano divisi da un ampio cortile e si crea pertanto un forte connubio tra l’attività imprenditoriale e la vita famigliare al punto che alcuni dipendenti facevano da babysitter ai figli di Mario, Giorgio e Silvano. Gli anni cinquanta vedono l’impresa strutturarsi e ampliare la propria attività. Il numero dei dipendenti sale a 20 e nel 1955 viene aperto un deposito a Gozzano, in provincia di Novara in quello che poi diverrà il distretto industriale del Cusio. L’anno successivo prende avvio l’attività di trasformazione dei prodotti già commerciati con lavorazione presso terzi.

Dagli anni sessanta agli anni ottanta

Interno del magazzino attualmente in uso. In alto è visibile il carro ponte e, sul fondo, le barre disposte orizzontalmente. Al centro un “muletto” utilizzato per la movimentazione delle barre. 2005, Archivio d’impresa.Nel 1968 la ditta si trasferisce nella sede attuale, in viale Milano. Qui vengono costruiti ampi spazi di magazzino, strutture tecnologiche (carri-ponte) adatte allo spostamento di grandi pesi, uffici moderni che utilizzano le nuove soluzioni architettoniche dell’open space. Le dimensioni della sede e la modernità degli impianti esprimono le aspettative di crescita che all’inizio degli anni settanta sembravano aprirsi all’economia italiana. Sulla spinta dell’aumento dei volumi del commercio, anche le dimensioni occupazionali crescono: il numero dei dipendenti sale fino a 30, di cui 8 autisti.

In questi anni il rapporto di fidelizzazione con il cliente e con i dipendenti è molto forte tanto che l’azienda arriva ad organizzare viaggi all’estero a cui partecipano entrambi. Anche la struttura societaria si sviluppa coerentemente con la crescita economica: nel 1971 la ditta individuale si trasforma nella società di fatto “Mario Crespi & C.” con l’ingresso in società della moglie Maria Bruna Giraldo e dei figli Giorgio e Silvano. Nel 1972 entra nella società anche il figlio minore Alessandro. Nel 1980 avviene la trasformazione in società per azioni.

Dagli anni ottanta a oggi

Mario Crespi. 1975, Archivio famiglia Crespi. Nel 1982 muore Mario Crespi e Silvano Crespi viene nominato amministratore unico. La successione coincide con una forte trasformazione del mercato che si riflette sull’andamento e sull’organizzazione dell’impresa. Nelle zone di maggior consumo, si diffondono i magazzini dei produttori di semilavorati che vendono direttamente ai clienti, scavalcando l’intermediazione mercantile. La Crespi riesce a mantenere una certa quota di mercato grazie alla vendita di barre forate – largamente utilizzate per la produzione di rubinetterie nel distretto del Cusio – e alla solidità dei rapporti di collaborazione costruiti nei decenni precedenti sia con i clienti, sia con importanti produttori.

Barre disposte su ripiani orizzontali all’interno del magazzino attualmente in uso. 2005, Archivio d’impresa.La quantità del prodotto lasciato all’intermediazione commerciale si riduce sempre più e questo aumenta la concorrenza tra intermediari. Diventa necessario ricorrere alla conoscenza del mercato, conoscerne le nicchie e sfruttarle dedicandosi a prodotti una volta trascurati. Per l’impresa, ad esempio, è stato importante inserire il settore del semilavorato. Le imprese manufatturiere utilizzano leghe particolari di alto valore unitario. Le lavorazioni producono naturalmente scarti che rappresentano un costo sensibile per i produttori. A partire dagli anni ottanta la Crespi ritira questi rifiuti dai propri clienti e li ricicla: servendosi di terzisti, li trasforma in nuovi semilavorati. In questo modo l’impresa consente ai clienti di ottimizzare gli scarti e rafforza i rapporti reciproci di solidarietà e fedeltà.

Barre disposte su ripiani orizzontali all’interno del magazzino attualmente in uso. 2005, Archivio d’impresa.Negli anni cambia il modo di conservare e movimentare i prodotti in magazzino: da assetti verticali si passa ad assetti orizzontali. Nel deposito di via Cavallotti il materiale veniva spostato a mano e collocato in verticale contro le pareti. Nel nuovo deposito in viale Milano, l’operazione viene invece effettuata grazie al carro-ponte: il materiale, che giace orizzontalmente, è sollevato da terra e caricato su carri aperti. Attualmente l’utilizzo dei container al posto dei carri aperti comporta la sostituzione del carro ponte con i muletti. Ciò crea una nuova modalità di stoccaggio del materiale su più livelli che permette di sfruttare meglio lo spazio. Nel 2000 la Mario Crespi spa ha 18 dipendenti. Oggi l’attività dell’impresa è influenzata dalla crescente internazionalizzazione dei mercati e dalle modificazioni che i prezzi delle materie prime subiscono quotidianamente. Il prezzo si forma suoi mercati internazionali, soprattutto alla Borsa di Londra e ciò significa che i contratti con i clienti devono essere stipulati rapidamente.

Galleria d'arte di Giorgio Crespi nell'ex magazzino in via G. Galilei, 12 (ex p.zza Monte Grappa). 2005, Archivio Centro per la cultura d’impresa.Grazie al rapporto fiduciario con il cliente, gli accordi vengono conclusi verbalmente e solo successivamente la transazione viene formalizzata. La rapidità nella consegna è l’elemento che rende concorrenziale l’impresa nei confronti dei produttori. Ciò è conseguenza del mutamento di cicli produttivi sempre più fondati su una variabilità dei prodotti cui occorre rispondere con tempestività; ma deriva anche dalla necessità dell’impresa che i flussi di scarti in entrata e di semilavorati riciclati in uscita siano equilibrati in modo da non generare scompensi sul bilancio aziendale. Oggi l’impresa è dimensionalmente più piccola – gli occupati sono scesi da 30 a 14 nell’arco di un ventennio – ma al contempo sempre più pronta a rispondere agli stimoli che vengono dal mercato. Attualmente il magazzino di via Galilei ospita la collezione d’arte privata di Giorgio Crespi.

Dati anagrafici

Mario Crespi

Denominazione sociale: Mario Crespi Spa

Forma giuridica: società per azioni

Attività principale: commercio semilavorati metalli non ferrosi grezzi e rottami

Settore: commercio

Indirizzo: viale Milano 153

21013 Gallarate (VA)

Tel. 0331 792028

Fax. 0331 793883

E-mail: info@crespimetalli.com

Sito Web: www.crespimetalli.com

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