
L’apprendistato imprenditoriale e l’avvio dell’attività
Marco Pontiggia alla fine dell’Ottocento lavora come libraio presso una cartoleria e libreria in piazza Monte Grappa a Varese di proprietà di una anziana signora, Gaetana Perfetti, che, non avendo eredi disposti a continuarne l’attività, gli cede il negozio nel 1890. Nel 1930, Marco lascia l’attività nelle mani del figlio Antonio (1892-1981) il quale nel 1934 trasferisce il negozio in corso Roma (dal 1979 ridenominato corso Aldo Moro). In quell’occasione, l’impresa viene registrata in Camera di commercio come ditta individuale. Nel 1928 Antonio sposa Elsa Minola Cattaneo che dà grande impulso alla libreria diversificando i prodotti commerciati: accanto ai libri, la vendita si apre a generi complementari o da regalo quali la pelletteria (servizi da scrittoio, cartellette), gli articoli religiosi, le cornici in metallo e cuoio.
Nel 1936 nasce Eligio, figlio di Antonio ed Elsa, che, per la compresenza nello stesso stabile di abitazione e negozio, si trova a vivere sin dall’infanzia in libreria.
Nel 1946 l’impresa si trasforma in società di fatto con l’ingresso di Elsa Minola accanto ad Antonio.
La struttura è a composizione prevalentemente familiare: in negozio sono presenti anche una sorella di Antonio, Maria Augusta due commesse e un fattorino.
Ad essi si aggiunge nel 1953 Eligio che, superando alcuni dubbi sul futuro del settore, decide di abbandonare gli studi liceali per aiutare i genitori nella conduzione dell’attività.
Gli anni sessanta e settanta
Nel 1964 Eligio Pontiggia entra ufficialmente in società e vive in prima persona l’intenso sviluppo degli anni sessanta che farà della libreria un punto di riferimento culturale a Varese.
Egli comprende che gestire una grande libreria richiede una solida preparazione culturale e competenze da bibliotecario: bisogna conoscere quanto prodotto dalle varie case editrici, saper guidare il cliente nella scelta e, soprattutto, offrire la disponibilità del libro cercato.
Di conseguenza, una libreria importante conserva in sede una elevata quantità di pubblicazioni, indipendentemente dal loro successo editoriale.
Tutto questo impone un ampliamento degli spazi espositivi e l’incremento del personale. Posta dinanzi all’opzione della crescita e stimolata dall’affacciarsi di nuovi concorrenti, la famiglia Pontiggia decide di accettare la sfida, confortata anche dai buoni risultati di vendita.
Il negozio viene strutturato su più piani e nel 1967 viene acquistato un vicino magazzino per sgomberare i sotterranei dove viene collocato il reparto cartoleria. Seguendo il modello della Feltrinelli di Firenze, il negozio si dispone ora su più piani. Per l’occasione viene acquistato l’arredamento necessario in Germania dalla ditta Bruback, specializzata in arredo per cartoleria.
Nel 1969 Eligio sposa Maria Teodora Casalis che, dopo la nascita dei tre figli, Antonio, Anna Giulia e Chiara, affianca dal 1974 il marito in libreria.
Dagli anni ottanta a oggi
Nei primi anni ottanta i genitori di Eligio lasciano la conduzione dell’attività al figlio che coinvolge anche la moglie Maria Teodora Casalis nell’assetto societario. Nel 1981, dopo la morte di Antonio Pontiggia l’impresa si trasforma in società in nome collettivo.
Due anni dopo l’oggetto sociale viene ampliato alla legatoria di libri, alla riproduzione di disegni tecnici con macchine eliografiche, fotocopiatrici e duplicatrici e alla vendita di articoli per disegno e belle arti. Nello stesso anno viene aperto un magazzino in via Ugo Foscolo in vista di un nuovo e definitivo ampliamento degli spazi commerciali.
A partire dal 1985, in seguito a una definizione di successione fra Eligio Pontiggia e la sorella Giovanna, si ha la seconda e definitiva espansione di sede, con l’acquisizione degli spazi appartenuti all’ex Calzaturificio di Varese, al primo piano. Il 1985 è anche l’anno in cui viene avviata la riorganizzazione informatica dell’impresa che ancora oggi ne garantisce l’efficenza gestionale.
Viene introdotto un sistema per la gestione dei titoli che consente di conoscere in tempo reale i guadagni o le perdite con i singoli editori. La libreria entra a fare parte di una rete informativa (il Gruppo Libris) e riesce a garantire al cliente una più efficace reperibilità dei volumi richiesti. Il ricorso all’informatica consente poi di ridurre la merce in giacenza e ciò porta alla cessione del magazzino nel 1995.
Negli anni novanta l’andamento delle vendite subisce una forte contrazione a causa della nascita della catena “Il Libraccio” specializzata nei testi scolastici. Se infatti la libreria Pontiggia poteva fino ad allora contare su un fatturato di circa un miliardo di lire all’anno solo sui testi scolastici, l’avvento di questa catena di negozi, incentrata molto sulla compravendita di libri usati, fa scendere il giro d’affari a trecento milioni di lire. Seguendo l’esempio di quanto avviene in altri settori, l’impresa diviene più “leggera” e può contenere i costi finanziari.
Anche il personale scende progressivamente da 18 ai 14 dipendenti del 2000, tra cui i figli di Eligio, Antonio e Anna Giulia.
La libreria Pontiggia negli anni è diventata un punto di riferimento culturale della città di Varese: tra i visitatori e i clienti illustri spiccano i nomi di Piero Chiara, Guido Morselli, Renato Guttuso, Giovanni Spadolini.
Il fatturato si mantiene alto ma i costi di gestione si fanno sentire nell’andamento dell’attività. Tra i 357.000 titoli che gestisce, Eligio Pontiggia mantiene, anche edizioni di piccole case editoriali che comportano vendite esigue e bassi ritorni economici. E tuttavia è importante tenerle perché lo spirito di servizio al cliente, la varietà e la completezza d’offerta prevalgono sul calcolo economico.
Oggi la libreria risente di due problemi strutturali. Da un lato pesa il declino del territorio che non è limitato unicamente alla deindustrializzazione: il ridimensionamento del progetto Euratom, che nel passato portava a Varese una popolazione di 5/6.000 addetti, tra cui molti ricercatori esteri, ha costituito un grave impoverimento qualitativo per la provincia. Dall’altro, l’effetto congiunto del calo del potere d’acquisto e dell’espansione della grande distribuzione commerciale determinano un calo delle vendite. Questo, sia nella cartoleria sia nella libreria, dove sempre più spesso l’edicola diventa il veicolo di importanti operazioni editoriali.
Nel corso degli anni Pontiggia ravvisa un cambiamento nel rapporto con il cliente, sempre meno incline al rapporto personale con il libraio e più improntato allo stile del self-service. Tuttavia, il rito del sabato pomeriggio si ripete e ancora oggi la gente associa al piacere del tempo libero l’investimento in una buona lettura.
Con l’avvento del Duemila, le nuove esigenze del mercato, quali l’apertura continuata e nei giorni festivi, la diffusione di grandi catene che offrono un’ampia offerta di prodotti oltre ai libri, unitamente all’aumento dei costi di gestione, porta Pontiggia a ricercare nuove soluzioni. Tra queste, Eligio trova nella Feltrinelli il soggetto che meglio garantisce il proseguimento dell’attività, mantenendo un alto livello professionale e qualitativo. Nel dicembre del 2007 avviene la cessione del ramo d’azienda alla Libreria Feltrinelli srl che opera un rinnovamento dei locali, inaugurati nel giugno del 2008. L’impresa Pontiggia rimane proprietaria degli immobili.
Il nome Pontiggia è tuttora presente sia come segno distintivo nell’insegna all’interno del negozio, sia con la figlia di Eligio, Anna Giulia che opera attualmente nella libreria.
Dati anagrafici
Ragione sociale: M.P. Marco Pontiggia di E. Pontiggia & c.s snc
Forma giuridica: società in nome collettivo
Attività principale: libreria, cartoleria.
Settore: commercio
Indirizzo: corso Moro, 3. Varese
Tel 0332-282182 – Fax 0332-232369
e-mail: info@libreriapontiggia.com
sito internet: www.libreriapontiggia.com