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Brusa

L’ascesa di Eugenio Brusa, da garzone a proprietario (1923-1945)

Eugenio Brusa. Anni venti, Archivio d'impresa. È il 23 settembre 1923 quando Eugenio Brusa registra l’omonima ditta individuale  che effettua impianti e riparazioni di attrezzature idrauliche e il commercio al minuto di materiale del medesimo settore merceologico. Nato a Varese da Antonio ed Elisabetta Vedani il 29 dicembre 1890, Eugenio frequenta le scuole elementari e poi una scuola di disegno. Rimasto orfano di padre, entra come garzone nell’impresa idraulica di Paolo Castiglioni, che opera a Varese dagli inizi del secolo.

Il titolare è ormai avanti con gli anni e i figli non sono interessati a proseguire l’attività. Pertanto Eugenio decide di rilevarla, dapprima prendendo in affitto il negozio con magazzino in via Magatti 4 a Varese, e in seguito acquistando dalla vedova di Castiglioni tutto lo stabile di tre piani. Il capitale iniziale per entrambe le acquisizioni gli viene prestato da un rappresentante di prodotti idraulici con cui Eugenio lavora.

Fattura degli anni quaranta. Archivio d'impresa.I suoi fornitori sono prevalentemente a Milano, città dove Eugenio si reca frequentemente col camioncino per acquistare i materiali all’ingrosso. La ditta ha quattro dipendenti. Eugenio non dimentica l’aiuto di cui ha usufruito e quando l’attività si è consolidata a sua volta aiuta molti idraulici che hanno scelto di aprire ditte individuali nei paesi del varesotto. Eugenio è sposato con Giuseppina Cappelli, originaria di Azzate. La moglie è sarta ed esercita il suo lavoro a casa, dove ospita spesso giovani apprendiste. Nel 1925 nasce il primo figlio, Gianluigi. La secondogenita, Maria, muore in tenerissima età nel 1929. Gianluigi compie gli studi elementari a Varese e, dalla seconda ginnasio, al Collegio arcivescovile di Desio. Si iscrive al Politecnico di Milano ma abbandona gli studi dopo un diverbio con un docente. Nel contempo aiuta il padre tenendo i contatti con i fornitori a Milano. Sono gli anni della lotta di Liberazione. Il punto di riferimento di Gianluigi è don Franco Rimoldi, assistente all’Oratorio di San Vittore, attivo nella rete che favorisce espatri clandestini di ebrei, disertori e antifascisti.

Fattura degli anni quaranta. Archivio d'impresa.Con don Franco Rimoldi Gianluigi aveva iniziato dall’età di sedici anni l’attività di volontariato che lo impegnerà per tutta la vita: il trasporto dei malati nei santuari italiani e a Lourdes. Nel novembre 1943 Gianluigi comincia a distribuire volantini e manifesti clandestini e a nascondere in casa qualche pistola, collaborando attivamente con la Brigata partigiana cattolica “Bruno Passerini” , che opera tra Varese e Induno Olona. Avvertito da un’amica dell’imminente retata, nel settembre 1944 si rifugia presso una zia nel rione di Casbeno. In seguito si nasconde a Gemonio, presso la zia di un colono che coltiva un terreno di proprietà dei Brusa nella frazione varesina delle Bustecche. Eugenio, ignaro dell’attività del figlio, di cui è al corrente invece la madre, viene incarcerato nel settembre 1944. In carcere con lui finiscono alcuni dirigenti dell’Aeronautica Macchi e il futuro sindaco democristiano di Varese, Mario Ossola. Viene rilasciato dopo un paio di settimane, essendo stata dimostrata la sua estraneità ai capi d’imputazione. Finita la guerra, Gianluigi affianca stabilmente il padre nella conduzione dell’azienda.

Dall’installazione alla vendita: la svolta di Gianluigi (1946-1974)

Un catalogo di apparecchi sanitari dell'impresa Standard esposto oggi nella sede di via Giusti a Varese con gli elementi in vendita dall'impresa Brusa negli anni cinquanta. Archivio d'impresa. Il 1 gennaio 1946 segna un momento di svolta: la “Eugenio Brusa” cessa di installare impianti ed effettuare riparazioni per dedicarsi esclusivamente alla compravendita di materiali idraulici. L’attività impiantistica viene lasciata alla “Vedani & C.”, intestata al cugino di Gianluigi, Giuseppe Vedani, e ai soci Egidio Bianchi ed Emilio Ambrogini. La scelta di specializzarsi nel settore della vendita è dovuta a due fattori: innanzitutto Gianluigi ha maturato esperienze prevalentemente nel settore commerciale, che gli risulta più congeniale; in secondo luogo, sulla piazza di Varese non c’è ancora nessun grossista in grado di servire gli altri installatori e procurare il materiale necessario.

Nel 1951 Gianluigi sposa Amalia Antonia Cozzi, maestra elementare, nata a Nerviano (Mi) e trasferitasi a Varese con la famiglia al seguito del padre doganiere. Dal 1951 fino al 2001 Gianluigi sarà presidente dell’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati Lourdes santuari internazionali) di Varese. A questa attività può dedicare molto tempo grazie all’assenso incondizionato della moglie e alla preziosa collaborazione di due dipendenti che lavoreranno quarant’anni per la ditta, seguendo uno la parte commerciale e l’altro la consulenza ai clienti. Pochi mesi dopo la nascita del primogenito Alessandro, nel 1952, muore Eugenio. Essendo Gianluigi l’unico erede, il 13 settembre 1952 viene registrata una nuova ditta, la “Brusa Eugenio di Brusa Gianluigi”.

I figli di Gianluigi Annalisa, Alessandro e Eugenia con il cane Argo (rispettivamente secondo, quarto e quinto da sinistra) ritratti insieme a due parenti in una vasca da bagno pronta da installare nel giardino della nonna Giuseppina Cappelli. 1956, Archivio d'impresa.La famiglia Brusa si ingrandisce ancora con l’arrivo di altri figli: Eugenia nel 1953, Annalisa nel 1955, Ariberto nel 1956, Paola nel 1961. La moglie Amalia prosegue con l’insegnamento fino alla nascita della secondogenita, poi sceglie di dedicarsi alla cura della famiglia. Pur non rivestendo un ruolo stabile nell’organigramma della ditta, aiuta il marito nella contabilità. Gianluigi consolida ed ingrandisce l’attività ereditata dal padre, sfruttando anche le opportunità offerte dall’espansione edilizia del boom economico. Per questa attività imprenditoriale riceverà nel 1999 l’onorificenza di grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica, che assommerà ad altri titoli conferiti da Ordini religiosi.

La terza generazione: Ariberto e i fratelli (1972-1995)

Il consiglio dell'Associazione commercianti di Varese nel 1982. Gianluigi Brusa è il terzo da sinistra. 1982, Archivio d'impresa. Nel 1975 Ariberto si è appena diplomato all’Istituto tecnico di Varese come perito meccanico. Vorrebbe studiare ingegneria, ma viene sollecitato energicamente ad entrare in azienda a causa di una malattia del padre. Un aggravamento della malattia di Gianluigi nel 1987 lo costringerà a farsi carico maggiormente della gestione aziendale, impegno che ancora oggi assolve con una responsabilità assimilabile a quella di direttore. Ariberto è l’erede di Gianluigi anche nel consiglio dell’Associazione commercianti di Varese. Gianluigi ricopre la carica dal 1986 fin quando deve ritirarsi per raggiunti limiti di età ed è sostituito dal figlio. La tradizione di volontariato espressa per decenni dall’attività di Gianluigi con gli ammalati viene in qualche modo proseguita da Ariberto, che è donatore di sangue e, assieme alla moglie Daniela Colonna Preti, dirigente della Polha, Polisportiva per disabili di Varese.

La copertina dell'agenda del 1980. Archivio d'impresa.Al momento dell’ingresso in azienda di Ariberto, i suoi fratelli stanno invece seguendo altre strade. Alessandro è laureato in scienze politiche ma ha altri interessi. Solo più tardi entrerà anche lui in azienda. Le sorelle stanno ancora studiando: Eugenia si laureerà in lettere classiche, Annalisa in lingue straniere. La più giovane, Paola, è al primo anno di ragioneria. Tutte e tre decideranno, anche dopo il matrimonio, di lavorare nella ditta di famiglia. Eugenia attualmente è responsabile delle esposizioni degli arredamenti bagno, le altre due del reparto contabilità.

Nel 1981 Gianluigi, accanto alla ditta individuale, costituisce la Brusa srl con sede in via Giusti 3 a Varese coinvolgendo la moglie e i figli nella proprietà dell’impresa. Gianluigi è amministratore unico e socio con la quota più cospicua, seguito dalla moglie e infine dai figli, assegnatari di quote identiche. L’oggetto sociale della nuova società è «la vendita di articoli igienico-sanitari e di riscaldamento, nonché ogni altro articolo inerente e conseguente». Il 1 dicembre 1982 la Brusa srl incorpora per fusione una tipografia ormai fallita, l’Industria grafica Valle Olona spa, con sede legale a Milano. Lo scopo è quello di appropriarsi del capannone dismesso ed acquisire uno spazio prezioso in via Giusti 3.

Una pubblicità del centro espositivo a Varese. 1988, Archivio d'impresa.Il 21 marzo 1983 apre i battenti il nuovo punto vendita, all’ingrosso e al dettaglio, di articoli igienico-sanitari e di riscaldamento, che si affaccia su una delle arterie principali della città, viale Borri. L’edificio di via Magatti, che, trovandosi nel centro di Varese non può espandersi, viene ristrutturato e destinato in parte a spazio espositivo gestito dalla ditta individuale e in parte come abitazione per la famiglia Brusa. L’azienda acquisisce nello stesso periodo anche un capannone di settecento metri quadri in via Guicciardini 54, da utilizzare come magazzino, aperto il 1 ottobre 1983. Nel complesso edilizio viene ricavata anche l’abitazione per la famiglia di Ariberto, che avrà tre figli: Giovanna (1984), Stefano (1991) ed Elena (1996). L’edificio non è lontano dall’Ospedale di Circolo di Varese, di cui la ditta è fornitrice fin dalle origini.

Per consolidare la società, tenendo conto dei tassi d’inflazione del decennio precedente, nel settembre del 1992 viene deciso un aumento del capitale sociale, che passa da 21 a 200 milioni di lire. La ripartizione delle quote tra i soci in proporzione resta identica.

La “fame” di spazio e i mutamenti del mercato

La sede dell'impresa Brusa a Varese con annesso il centro espositivo, il magazzino per il commercio di materiali per il settore della termoidraulica e una sala riunioni dove si svolgono corsi di aggiornamento tecnico per i venditori dell'esposizione e incontri specifici rivolti agli installatori. 2012, Archivio fotografico Centro per la cultura d'impresa.L’acquisizione del magazzino di via Guicciardini non placa il bisogno di nuovi spazi. Questa necessità è dovuta all’ampliamento esponenziale dell’offerta, in quanto i marchi storici venduti dalla “Brusa” creano sempre nuove linee di prodotti. Il mercato diventa più esigente e si frammenta maggiormente rispetto al passato. In questa luce vanno letti tutti gli interventi di ampliamento dei magazzini e degli spazi di vendita. Nel 1992 prende avvio la ristrutturazione dell’immobile di via Giusti, terminata l’anno seguente. La nuova struttura dispone ora di uno spazio di mille metri quadri coperti ed ospita uno show room, un ufficio termo-tecnico per le consulenze ai clienti e gli uffici amministrativi. Una capiente sala riunioni risolve il problema logistico per gli incontri di aggiornamento dei venditori e degli installatori. Questi corsi di formazione, ospitati prima in strutture esterne all’azienda, erano cominciati quando le ditte produttrici avevano sentito l’esigenza di far conoscere i loro prodotti in modo più dettagliato.

Con l’ampliamento dell’edificio di via Giusti viene meno la necessità dell’esposizione nella sede storica di via Magatti che viene chiusa e di conseguenza cessa anche la ditta individuale intestata a Gianluigi. Nel 1999 l’impresa scinde l’attività commerciale da quella immobiliare e costituisce l’Immobiliare Brusa srl, proseguendo nel settore storico con la Brusa srl.

Veduta dall'alto della sede di Gemonio. Anni duemila, Archivio d'impresa.Il 19 dicembre del 2002 viene aperto a Gemonio in via Verdi un terzo deposito, che vende materiali all’ingrosso e al minuto. Nel 2007 si trasferisce di poche centinaia di metri, in via Rosaspina 1-5, in una struttura di circa cinquemila metri quadri con un’esposizione di cinquecento metri, un banco vendita e un magazzino per lo stoccaggio della merce. Attualmente la Brusa ha 41 dipendenti, cui vanno sommati gli agenti rappresentanti, che sono esterni, e i membri della famiglia. Oltre ai figli di Gianluigi, in azienda lavora anche la prima nipote di Gianluigi, Marta, figlia di Paola. La primogenita di Ariberto, Giovanna, ha studiato architettura d’interni per essere utile nell’azienda di famiglia ma dopo il matrimonio è andata a lavorare per quella del marito a Milano.

Il centro espositivo nella sede dell'impresa Brusa a Varese. Anni duemila, Archivio d'impresa.La gamma dei prodotti commercializzati si è ampliata rispetto ai decenni precedenti. La ditta vende prodotti per il bagno e il suo arredamento, compresi i mobili; caldaie e strumenti per il riscaldamento; idrosanitari; rubinetterie ed accessori. I principali acquirenti sono enti pubblici (comuni, Provincia di Varese), ospedali, imprese e una fitta rete di installatori, per un totale di circa ottocento clienti. La Brusa srl pertanto non ha bisogno di ricorrere agli strumenti tradizionali della comunicazione pubblicitaria, potendo contare sul passaparola degli istallatori e sulla fiducia degli enti pubblici, consolidata nel corso di decenni di attività. La profonda crisi che l’edilizia sta vivendo in questi ultimi anni ha diminuito il volume di affari. Molti appartamenti, rimasti invenduti, vengono dotati di impianti sanitari solo quando l’impresa costruttrice trova l’acquirente. In questa situazione la spesa per la fornitura degli impianti non può usufruire delle economia di scala. Inoltre l’apertura di nuovi centri commerciali che vendono prodotti termo-idraulici a basso costo costituisce un ulteriore fattore di erosione del mercato, anche se la loro qualità spesso scontenta i clienti.

Squadra 2008-2009: La squadra di sledge – hockey Lombardia per la stagione 2008-2009. Tra gli sponsor l'impresa Brusa. Archivio d'impresa.Nonostante queste difficoltà, l’impresa ha compiuto la scelta “etica” di non mettere alcun dipendente in cassa integrazione. Questa opzione è in linea con l’impegno da sempre profuso da Gianluigi e Ariberto nel mondo del volontariato. Negli ultimi anni il denaro destinato alle strenne natalizie è stato indirizzato a sostenere progetti di sviluppo in Africa e la mensa dei poveri a Varese.

Dato il livello di stratificazione culturale ed economica degli acquirenti, la Brusa srl sceglie di vendere quei marchi che sono in grado di fornire prodotti accattivanti sul piano estetico ma affidabili per quanto riguarda la durata e il funzionamento, soprattutto con un buon rapporto tra qualità e prezzo.

Le aziende fornitrici vengono scelte fra quelle più solide, perché devono essere in grado di fornire i pezzi di cambio per molto tempo. Come avveniva anche in passato, i responsabili dell’azienda frequentano le fiere di settore, a Francoforte, Milano e Bologna: si aggiornano così sui nuovi prodotti immessi sul mercato, siglando spesso anche proficui accordi commerciali.

Dati anagrafici

Brusa

Denominazione sociale: Brusa srl

Forma giuridica: società a responsabilità limitata

Attività principale: forniture idrauliche, sanitarie e arredamento bagno

Settore: commercio

Indirizzo: via Giusti, 3 21100 Varese
Tel 0332-275320
Fax 0332-275315
E-Mail esposizione@brusasrl.it Sito Web: www.brusasrl.it

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