Primo museo italiano della pipaIl Primo museo italiano della pipa viene costituito nel 1984 come associazione non profit da Jean Marie Alberto Paronelli (1914-2004). È questo l’atto ufficiale di un progetto che ha preso avvio negli anni sessanta – settanta quando il fondatore ha dapprima acquistato all’asta la sala campionaria della storica impresa Pipe Rossi di Gavirate e successivamente ha iniziato a raccogliere durante i suoi viaggi all’estero i campionari di fabbriche di pipe che stavano cessando la loro attività. Ben presto la collezione originaria si è arricchita con altri pezzi che gli appassionati gli portavano in dono da ogni parte del mondo conoscendo la sua passione di collezionista.

Originario di Gavirate, Alberto Paronelli lavora inizialmente come consulente per la storica fabbrica  Pipe Rossi e successivamente disegna modelli per pipe sia per la Rossi che per altre società. Matura quindi una passione che travalica il mondo del lavoro e lo porta ad assumere un ruolo di riferimento per i collezionisti del settore fin dalla fine degli anni sessanta.  Nel 1968 è membro della Confrérie des Maitres Pipiers di St.Claude (Francia) e, negli anni settanta, è tra i fondatori dell’Accademia Italiana della Pipa. È inoltre membro della Honorable Society of Pipes Smokers (Stati Uniti), dell’antichissima Confrérie de Jean Nicot di Bergerac (Francia) e nell’agosto del 1984 fonda l’Académie Internationale de la Pipe. Nello stesso anno dà avvio ufficialmente al museo e individua nel luogo in cui lavora la sede per mettere in mostra i materiali raccolti nell’arco della sua vita. Alberto Paronelli tramanda questa passione ai figli e ai nipoti. Infatti i soci dell’associazione sono tutti appartenenti alla famiglia che provvede alla gestione del museo con proprie risorse.

Il museo, aperto tutto l’anno con visite su prenotazione gratuite, conserva oltre 30.000 pezzi provenienti da tutto il mondo. Tra gli oggetti esposti vi sono pipe, utensili, macchinari, accessori per la pipa, pubblicazioni, brochure, disegni tecnici, porcellane e terrecotte. Il Museo ricopre anche la funzione di centro culturale attraverso la promozione di dibattiti, incontri e scambi tra esperti, appassionati e operatori del settore. Proprio in questo ambito vanno viste la partecipazione a mostre ed esposizioni che si sono svolte in Italia, in Francia e in Svizzera dagli anni ottanta a oggi. Oggi i responsabili delle attività del museo sono Antonio e Ariberto Paronelli, rispettivamente figlio e nipote di Alberto. Ariberto ha inoltre ripreso una produzione di pipe, registrando il marchio “Paronelli pipe” creato dal nonno, che si possono acquistare presso lo showroom del museo aperto nel 2010. La famiglia Paronelli si occupa inoltre di effettuare stime per collezionisti o per case d’asta.

Denominazione: Primo museo italiano della pipa
Anno di costituzione: 1984
Soggetti promotori: Associazione Famiglia Antonio Paronelli
Forma giuridica: Museo privato
Descrizione: Il museo nasce dalla collezione privata di Alberto Paronelli, costituita dalle pipe e dagli accessori per il fumo raccolti durante la propria attività. È composto da 10 sale in cui sono esposti anche macchinari e strumenti per la lavorazione della pipa, oltre alla sala campionaria dell’impresa Pipe Rossi di Barasso (Comerio). Nel corso degli anni l’esposizione si è arricchita di pipe provenienti da tutto il mondo e da una collezione di piatti di porcellana decorati con soggetti legati al mondo della pipa.
Curatore: Antonio Paronelli
Indirizzo: Via del Chiostro 1. 21026 Gavirate (Va)
Tel: 0332-743334, 0332-744745
Sito internet: http://www.paronellipipe.it/
Apertura al pubblico: Da marzo a ottobre su appuntamento.

Ingresso gratuito.

Referente: Antonio Paolo Paronelli
Servizi accessori: Biblioteca e centro di documentazione
  • M. Amari, I musei delle aziende. La cultura della tecnica tra arte e storia.Franco Angeli, 2001
  • Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa, I musei industriali della provincia di Varese, 2001-2002, pubblicazione multimediale su cd-rom