MAPLa storia del museo è indissolubilmente legata alla “Mazzucchelli Celluloide”. Ha infatti le sue origini in “Polimero Arte”, un Centro di ricerche estetiche durato dal 1969 al 1973, in cui è stata creata la maggior parte delle opere esposte.

Il MAP, Museo Arte Plastica, espone opere realizzate con materiali plastici da artisti di diversi Paesi. Il Museo è di proprietà del Comune di Castiglione Olona. Ha sede presso il Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo e rientra, insieme a Palazzo Branda Castiglioni, nel percorso museale allestito nel centro storico della città. Ogni anno è visitato da quasi 4.000 turisti, italiani e stranieri.

Alle opere iniziali di “Polimero Arte” si sono aggiunte altre realizzazioni. Il patrimonio del museo si arricchisce ogni anno, grazie alle opere donate o concesse in comodato dagli artisti che vi allestiscono le loro mostre. Attualmente il Museo ospita 51 opere in comodato dalla Mazzucchelli, 19 in comodato di artisti che hanno esposto al MAP, 4 di proprietà del Comune e altre 2 in fase di acquisizione. Alcune opere non hanno trovato adeguata collocazione nel museo e sono nel deposito. L’ultimo ingresso nella collezione è l’opera interattiva “Forme sfuggenti”, realizzata dai ragazzi dell’Istituto comprensivo “Cardinal Branda Castiglioni” di Castiglione grazie al contributo di alcune aziende locali, fra cui la “Mazzucchelli 1849 spa”.

Scheda realizzata dalla classe 4a Liceo Scientifico, anno 2011-2012, dell’Istituto Marie Curie di Tradate nell’ambito del Progetto scuole.

Logo MAP
Denominazione: MAP Museo Arte Plastica
Anno di costituzione: 2000
Soggetti promotori: Comune di Castiglione Olona (VA)
Partner: Mazzucchelli 1849 spa
Riconoscimento della regione: Nel 2010 il [MAP]Museo Arte Plastica ha ottenuto il riconoscimento museale da parte della Regione Lombardia.
Indirizzo: Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo Via Roma, 29 -21043 Castiglione Olona (Va)
Tel-fax: Tel. 0331.858301 (Ufficio Cultura)
Sito internet: www.museoarteplastica.it e-mail: map@comune.castiglione-olona.va.it
Apertura al pubblico: Inverno (dal 1 ottobre al 31 marzo) martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato: 9.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00 domenica: 15.00 – 18.00 prima domenica del mese: 10.30 – 12.30 / 15.00 – 18.00 chiuso i lunedì non festivi Estate (dal 1 aprile al 30 settembre) martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: 9.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00 domenica: 10.30 – 12.30 / 15.00 – 18.00 chiuso i lunedì non festivi
Curatore scientifico: Rolando Bellini
Concept: Frattini Associati
Interior & Visual Design: Sara Frattini

Polimero Arte

Polimero arteFranco Mazzucchelli, bisnipote del fondatore dell’omonima azienda, e il conte Lodovico Castiglioni, erede della storica casata dei feudatari del luogo, sono cugini ed entrambi appassionati d’arte. Nel 1969 Franco è presidente della storica azienda, Lodovico lavora per la Mazzucchelli in qualità di consulente per le relazioni pubbliche. Insieme decidono di rivalutare il ruolo delle materie plastiche, viste fino a quel momento come materiali utili solo per oggetti di uso quotidiano. Da questa idea scaturisce l’esperienza di “Polimero arte”. La direzione artistica è affidata ad Anna Marcaccioli “Marchi”, che in seguito diverrà la moglie di Lodovico. La realizzazione tecnica è affidata al pubblicitario Ettore Zuccoli e all’operaio di origini siciliane Giorgio Bonafè.

Nel maggio del 1969 viene aperto il laboratorio, collocato in un capannone dismesso della ex scuola professionale della ditta. Dispone di un tornio, una fresa, un trapano e pochi altri utensili. Data la necessità di ampliare lo spazio, l’atelier viene poi spostato in alcune sale al piano terra del castello di Monteruzzo. Lo storico edificio era appartenuto per secoli ai Castiglioni di Monteruzzo e poi era stato acquistato dalla Mazzucchelli, che lo aveva destinato a Casa di riposo per gli ex dipendenti. Ai piani superiori viene ricavata la foresteria, lo spazio destinato ad ospitare gli artisti nel periodo della loro permanenza a Castiglione.Questi vengono individuati da Lodovico nell’entourage dell’amico gallerista milanese Giorgio Marconi.

Gli artisti

Stilizzazione di pianta

Il “Polimero” produce anche l’opera Stilizzazione di pianta, un multiplo in Sicoglas su progetto del 1925 del maestro futurista Giacomo Balla.

La Mazzucchelli fornisce agli artisti i materiali, le maestranze, vitto e alloggio. In cambio almeno una delle opere realizzate viene lasciata in dono al Centro. In molti casi dell’opera vengono eseguiti dei multipli.
I primi artisti a giungere a Castiglione sono Guido Strazza e Mario Guerini, che realizza una grande sfera di due metri e mezzo, poi collocata nella hall del quotidiano “Il Giorno”.
Sono molti gli artisti e di diverse nazionalità: oltre ad una ventina di italiani, un cinese (Hsiao Chin), un giapponese (Kumi Sugai), un rumeno (Camillian Demetrescu), due brasiliani (Edival Ramosa e Delima Medeiros) e altri ancora.
Il più celebre è Man Ray (1890-1976), artista americano residente a Parigi, figura di primo piano del dadaismo e del surrealismo. Entrato in contatto con Giorgio Marconi grazie a Enrico Baj, a Castiglione nel 1970 realizza il multiplo Boule sans neige.

 

Polimeri

La Mazzucchelli ha fornito agli artisti diversi materiali plastici per la
realizzazione delle loro opere.

La nascita del museo

L’esperienza di “Polimero Arte” si conclude ufficialmente il 21 novembre 1972 ma il laboratorio viene smantellato definitivamente nel 1973. La nuova Direzione dell’azienda sceglie di porre termine a questo progetto poiché in quel momento la Mazzucchelli sta vivendo una crisi finanziaria ed è in fase di ristrutturazione.

Le opere prodotte sono custodite gelosamente da Lodovico Castiglioni, che tuttavia le mette a disposizione di gruppi scolastici, turisti e specialisti della plastica in visita a Castiglione. Nel 1983 Bruno Munari ha l’idea di realizzare una mostra di oggetti progettati da famosi designers, architetti, stilisti fabbricati con il Rhodoid, un materiale ricavato dalla cellulosa lignea, simile alla celluloide, ma non infiammabile, il cui marchio è detenuto dal gruppo chimico francese Rhône-Poulenc. La Mazzucchelli mette a disposizione uno dei suoi capannoni. Il successo dell’iniziativa è tale che la mostra, intitolata “Dalla tartaruga all’arcobaleno”, inaugurata a Castiglione nel 1984, l’anno successivo approda alla XVII Triennale di Milano. In una sezione sono esposti anche i lavori creati da “Polimero arte”. La Mazzucchelli conserva le opere nella propria sede, prestandole per mostre. La più prestigiosa si tiene a Parigi nel 1992, Scenes de Mode, Scenes du Monde. Nel 2000 il sindaco Giorgio Luini prende accordi con Silvia Orsi-Mazzucchelli, che rappresenta l’azienda di famiglia. Nello stesso anno la Giunta approva la bozza di comodato con cui la Mazzucchelli concede le opere al Comune.

Esterno museoIl progetto del nuovo Museo viene approvato nell’agosto del 2000 e il 3 dicembre ufficialmente presentato al pubblico. Lo storico palazzo medievale dei Castiglioni di Monteruzzo, acquistato dal Comune nel 1985, viene restaurato in funzione museale. Vengono anche riportati alla luce cicli pittorici di stile tardogotico. Il critico d’arte Rolando Bellini inizia a studiare l’allestimento del MAP. Egli diviene quindi il curatore del MAP a titolo gratuito. Il Museo viene inaugurato il 5 giugno 2004. Il 30 dicembre 2009 ottiene il riconoscimento dalla Regione Lombardia. L’apertura è gestita da operatori museali con contratto a termine, volontari che compiono il servizio civile e guide dell’associazione “L’arte degli antichi mestieri’. La “Mazzucchelli 1849 s.p.a.” ha finanziato alcuni restauri di opere che si stavano deteriorando. Il Museo collabora con altre istituzioni museali, come il Museo Kartell di Noviglio (Milano).

  • Lodovico Castiglioni (a cura di), Il “Polimero Arte” Centro di ricerche estetiche della Mazzucchelli Celluloide a Castiglione Olona 1969-1973, Milano, All’insegna del pesce d’oro libri Scheiwiller, 1984.
  • Museo Arte Plastica [MAP]. Catalogo a cura di Rolando Bellini, s.l., s.n., Stampa 2004, (Varese, Fotolito Varese).
  • Pietro Macchione, Gianni Spartà, La tradizione del Moderno. Storia della Mazzucchelli 1849-1999. La società e la fabbrica – Gli uomini e le idee, Azzate, Macchione, 1999.